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La storia dell’azienda Coppo si intreccia in modo inestricabile a quella del vino piemontese, in particolare allo sviluppo di Canelli, patria e capitale dello spumante italiano, ancora oggi uno dei più importanti poli vitivinicoli italiani.
Una storia di tradizione e coraggiosa visione del futuro, di sacrificio e innovazione. Un racconto che dimostra l’amore incondizionato dei Coppo per i luoghi d’origine, i vitigni da sempre coltivati in Piemonte e la lunga tradizione familiare.
Fu proprio a Canelli che, nel 1913, Piero sposò Clelia Pennone, erede delle cantine Pio Pennone, «primaria e rinomata» ditta produttrice ed esportatrice di vini e già attiva da due generazioni. Alle cantine Coppo, ubicate nel centro di Canelli, si aggiunsero quindi le strutture della Pennone, costruite fra via Giuliani e via Alba, oggi sede dell’azienda.
È qui che, fin dal XVIII secolo, furono scavate a mano, nel tufo, quelle gallerie e quei cunicoli che oggi sono conosciuti con il nome di Cattedrali Sotterranee, e dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità per la loro storicità e bellezza.